dimanche 13 septembre 2015

La Siria: una nazione che non esiste

Il concetto di nazione e di Stato

Uno Stato è un'entità che dispone di un organo legislativo, un organo esecutivo ed un organo giudiziario. Tale entità definisce esattamente i propri confini geografici  su cui esercita la propria autorità. Per esistere in quanto tale uno Stato deve essere riconosciuto dai propri cittadini e dagli altri Stati.

Una nazione è un'entità etnico-culturale religiosa. Una nazione non ha confini geografici, ma si esercita attraverso le coscienze di chi ritiene di appartenere ad una data nazione. 

Le varie nazioni a confronto con lo Stato siriano e le province ottomane

Nello Stato siriano vi erano 23 milioni di persone nel 2011, allo scoppio della primavera araba. Nel Settembre 2015, si stimano 18 milioni di persone. 4.800.000 sono rifugiati all'estero e 200.000 sono morti.  I ceppi nazionali nel 2011 erano i seguenti:
65% di Mussulmani Sunniti di etnia araba
16% di Mussulmani Sciiti, tra cui gli Alawiti a cui appartiene la famiglia di Assad
7% di curdi 
12% di cristiani 
Lo stato siriano nasce nel 1920 a seguito dell'accordo Sykes-Picot del 1916 tra Francia e Gran Bretagna. Secondo l'accordo la Siria doveva essere sotto l'influenza francese. Lo Stato del 1920 mischiava nazioni che l'impero ottomano teneva tra loro separate, seppur considerando le capacità di convivenza tra i diversi ceppi. 



Il principio di base delle provincie ottomane era quello di non mischiare mussulmani sciiti con sunniti onde evitare casino. Il secondo principio era di lasciare i curdi con i curdi.  Infine la fascia costiera era isolata dal resto perchè vi erano più nazioni, ma regnava una tolleranza molto più elevata che nelle province ottomane dell'interno. 


I ceppi nazionali originali si sono inoltre arricchiti di altre nazionalità, perchè la Siria ha ospitato varie ondate di migranti colpite dalla guerra nei loro paesi. 


Va inoltre rilevato che le alture del Golan della Siria sono occupate da Israele sin dal 1967. Israele ha annesso le alture del Golan nel suo Stato, ma l'ONU continua a considerarle sotto occupazione israeliana cosi come lo Stato siriano continua a domandarne la restituzione. 

Le forze occupanti la Siria

La seguente mappa semplificata illustra le forze occupanti in rapporto alla densità della popolazione. Le forze curde e quelle governative non si combattono tra loro in ragione della minaccia maggiore proveniente dai gruppi radicali sunniti o wahabiti ( di origine saudita). 



I sunniti si dividono almeno in tre fazioni combattenti: Al-Nusda, ISIS ed Esercito di Liberazione nazionale (Opposition forces). 


Da sinistra a destra, notare che: 
- gli israeliani sostengono l'Esercito di Liberazione nazionale dalle alture del Golan, 
- la costa è controllata dalle forze governative. A Tartous vi è una base navale russa. La Russia fornisce tutti gli armamenti all'esercito siriano. 
- La maggioranza del territorio a Nord di Aleppo è controllato dall'Esercito di Liberazione nazionale.
- L'ISIS ed Al-Nusda si sono impadroniti delle rive dell'Eufrate

Chi vuole migrare in Europa? Chi dovremmo rifiutare? 

Se dicessimo che tutti vogliono venire in Europa faremmo prima. E' chiaro che non dovremmo rifiutare i cristiani che sono quelli più facilmente omologabili alla cultura europea. Potremmo tollerare gli sciiti ed anche i sunniti moderati di ceti sociali istruiti. La grande minaccia sono i mussulmani integralisti ed i mussulmani sunniti di ceti poveri, che possono facilmente diventare preda degli integralisti e della criminalità. 


Come potrebbe evolvere la situazione? Cosa la UE dovrebbe fare? 

Se il regime di Assad crolla ci troveremmo ad avere almeno un milione di cristiani che vogliono entrare in Europa. L'unica soluzione è facilitare un accordo tra Assad e le forze di opposizione, isolando Al-Nusda ed ISIS. Non ha alcun senso appoggiare le forze di opposizione sunnite perchè il confine con ISIS ed Al-Nusda ( i veri terroristi) non è riconoscibile da occhi non siriani. 


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